Pazzi per Akinator, l'app che legge nel pensiero

Ecco l'App che negli ultimi mesi sta spopolando online. Pensate a un personaggio, il Genio lo indovina.
AA

Al decimo personaggio azzeccato di fila rimani con la bocca aperta e non riesci a smettere di giocare. Prima sono cose facili tipo il presidente Obama, Brad Pitt, Steve Jobs o la nuotatrice Federica Pellegrini. Quando ti accorgi che niente pare impossibile viene spontaneo cominciare a pensare a qualcosa di difficile. Molto più difficile. E quando il «Genio» indovina a colpo sicuro è inevitabile pensare che ci sia sotto qualcosa... di sovrannaturale.

Stiamo parlando di «Akinator, il Genio del Web», un giochetto internet in rete dal 2007 ma che negli ultimi mesi, grazie allo sbarco su mobile e tablet e alla diffusione tramite App Store è diventato un vero e proprio tormentone.

Ma come funziona? In parola spicce il genietto virtuale Akinator ti chiede con faccina innocente di pensare intensamente a un personaggio. Sia uno sportivo, un attore, un politico, un musicista di seconda ribalta, una secondaria comparsa dei cartoon. A quel punto cominciano le domande dall’apparenza assolutamente banale. «È italiano?»; «Ha figli?»; «È morto da più di mille anni?». E così via. Le risposte sono a scelta multipla: oltre ai classici «si» e «no» si può rispondere con un bel «non lo so», «probabilmente si» e «forse no».
Al termine dei 20 quesiti - ma a volte ne bastano cinque o sei - il Genio emette il verdetto. Che è quasi sempre preciso preciso. E allora pensi che va bene, che tutto sommato Woody Allen è facile facile e anche Grande Puffo non è poi questo mistero.

E la sfida con gli amici è pensare personaggi sempre più complessi. Il «divino» Akenator ci ha beffato alla grande quando in sequenza ci ha preso con lo storico e generale ateniese Tucidide, col poeta spagnolo Federico Garcìa Lorca, la spalla di Max Pezzali Mauro Repetto, la gattara dei Simpson e l’attore che interpreta Mariangela, la figlia di Fantozzi.
Qualche tentennamento, in effetti, il Genio l’ha avuto con Alessandro Magno e il direttore d’orchestra Riccardo Muti e, in verità, ha toppato alla grande sul politologo Morgenthau e sulla fotografa Diane Arbus. Personalmente, sono comunque rimasta esterrefatta quando ha beccato il bassista Jaco Pastorius.

Ma come è possibile? I blogger del settore spiegano che matematicamente ogni domanda è strutturata per eliminare la metà degli oggetti. Dunque 20 domande permettono di distinguere tra 1.048.576 soggetti. Akinator pone perciò domande che dividono il campo delle possibilità circa a metà ogni volta. Il processo è analogo a un algoritmo di ricerca binaria in informatica. Niente di sovrannatuale, dunque. Il database, inoltre, è sempre in espansione poiché ogni utente può aggiungere dei personaggi nel caso - raro - il Genio non indovini.

Cliccate QUI per credere. Solo una raccomandazione: prendetelo a piccole dosi, rischiate di passare le prossime ore a scervellarvi sui personaggi famosi.

Ilaria Rossi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Argomenti