Parte il metrobus: Brescia sulla carrozza del futuro

L’assalto dei centomila. Tanti furono i bresciani che sabato 2 marzo 2013...
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L’assalto dei centomila. Tanti furono i bresciani che sabato 2 marzo 2013 affollarono le diciassette stazioni e le carrozze del metrobus nel pomeriggio del battesimo. Curiosità, interesse, orgoglio, voglia di osservare subito e personalmente l’orizzonte futuro segnato dall’arrivo della metropolitana. Perché Brescia, da allora, è cambiata. Mutate le abitudini di migliaia di cittadini, pendolari quotidiani e non; mutati i luoghi in corrispondenza delle stazioni; cambiata la percezione della mobilità urbana nel tempo e nello spazio; migliorata la vivibilità cittadina. Una scommessa vinta sul piano operativo, sociale e culturale. L’anno scorso i passeggeri sono stati 15 milioni e 167mila: quasi 42mila al giorno. Un bel numero. Nell’anno di esordio il metrobus aveva registrato 12 milioni di ingressi. Brescia, del resto, è il capoluogo di provincia italiano con il più alto rapporto fra i passeggeri trasportati dai mezzi pubblici e gli abitanti: metro e bus hanno sommato 48 milioni e 667mila biglietti.

Il metrobus è un’opera per la comunità, un segno della capacità amministrativa e imprenditoriale di Brescia, un motore di cambiamenti, si disse il giorno dell’inaugurazione con l’enfasi legittima di queste occasioni. In effetti, la mobilità «underground» piace ai bresciani e fa bene alla città. Lo dicono le cifre riportate, il sentore comune, la partecipazione corale alle feste di compleanno celebrate nel 2014 e quest’anno. Anche l’ambiente ne ha tratto beneficio. Già nel primo anno di esercizio le automobili private in città sono diminuite del 2 per cento (quattromila al giorno); inoltre, gli autobus hanno percorso un milione di chilometri in meno. Tutto ciò si traduce in risparmio di tempo e carburante, in minore inquinamento e rischio di incidenti. Indici valutabili economicamente in 28 milioni di euro.

Ricordiamo che il metrobus è costato 935 milioni. La sua storia è lunga ventisei anni, visto che l’Asm cominciò a parlarne nel 1986. Fra studi, progetti, autorizzazioni, ricerca dei fondi, si arriva al principio del nuovo secolo. Nel novembre 2003 l’apertura dei lavori in zona stadio; nel dicembre 2005 l’avvio della «talpa» nel cantiere di immissione alla Volta; nel 2008 la posa dei primi binari nel deposito di Buffalora; nell’agosto 2009 l’arrivo a Brescia del primo dei diciotto convogli; nel gennaio 2011 le prove di marcia dei treni lungo il tracciato; nel 2012 l’inaugurazione progressiva delle stazioni. Fino al 2 marzo 2013, l’inizio di una nuova stagione per Brescia.

Enrico Mirani

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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