Paroli al Pdl: «Vi chiedo il 22%»
«Al Pdl chiedo di arrivare al 22% dei consensi». Il sindaco uscente Adriano Paroli si palesa alla presentazione dei candidati del Popolo della Libertà per la Loggia, che si è svolta in Castello, e ribadisce una volta di più la strategia per la riconquista della Loggia. Nel bel mezzo della conferenza stampa Paroli estrae un foglietto dalla tasca e annuncia: «Secondo i miei calcoli la coalizione di centrodestra può arrivare al 53,5%».
Si tratta di calcoli ottimistici, in cui il Pdl dovrebbe guadagnare 9 punti rispetto alle Regionali, la sua civica dovrebbe piazzarsi tra l'8 e il 10%, con una tenuta della Lega Nord, la conferma di Udc e Fratelli d'Italia ed esiti tra l'1 e l'1,5 per tutte le altre liste apparentate. Si tratterebbe dello scenario migliore possibile a cui si contrappone quello più realistico, condiviso dallo staff del sindaco, di un approdo al primo turno tra il 40 e il 45%.
Paroli, tuttavia, ostenta grande sicurezza e annuncia in Castello che il tema del rilancio dell'antico maniero sarà uno degli obiettivi del suo secondo mandato. «Abbiamo ravvivato il Castello con una serie di iniziative per cinque anni, ora ci serve un castellano. Potremmo mutuare il modello del Teatro Grande anche qui».
Del progetto aveva parlato anche il coordinatore cittadino del Pdl, Stefano Saglia nel corso della presentazione dei candidati per le Comunali: «L'obiettivo è quello di rilanciare ulteriormente l'immagine turistica della nostra città».
Si passa poi alla lista vera e propria guidata dall'ex assessore regionale Margherita Peroni, seguita dai due assessori uscenti Giorgio Maione e Paola Vilardi. «Una lista dinamica e di grande spessore - spiega Saglia - in cui sono presenti un po' tutte le anime della nostra città, in cui sono candidate 12 donne e quattro consiglieri comunali uscenti, Toffoli, Salvo, Visconti e la Fornasari».
Tocca poi alla capolista, Peroni tratteggiare la linea d'azione auspicata dal Pdl per i prossimi 5 anni di governo della città: «Ripresa, sviluppo e lavoro - dichiara -. Dobbiamo ragionare in questi termini se vogliamo ridisegnare il futuro di Brescia. Voglio dare il mio contributo al mio partito per il bene della mia città». E per arrivare al 22% richiesto.
Carlo Muzzi
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