«Parlava, poi s'è accasciato»: il racconto della ragazza di Yaisy

«La droga non c'entra» dice la 27enne fidanzata di Yaisy Bonilla, ucciso all'alba di domenica
Yaisy Bonilla e la fidanzata Andrea © www.giornaledibrescia.it
Yaisy Bonilla e la fidanzata Andrea © www.giornaledibrescia.it
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«Avevamo deciso di fare un giro dopo essere stati tutta la sera a casa e alle sei fuori dalla disco abbiamo incontrato un amico». A ricostruire le ultime ore di vita di Yaisy Bonilla, il colombiano 21enne accoltellato davanti al Disco Volante all’alba di domenica, è la fidanzata 27enne Andrea. Non avevano tascorso la serata in discoteca, ma erano passati di lì. Lei giura: «La droga non c'entra». 

«Un amico del ragazzo con il quale stavamo parlando si è intromesso dicendo qualcosa su di me e allora il mio fidanzato lo ha spintonato e gli ha detto di andarsene», ha detto in lacrime la fidanzata della vittima. 

In un primo momento l'aggressore si è allontanato, per poi fare ritorno pochi minuti dopo sferrando la coltellata mortale. «Non avevo visto il coltello - ha ricostruito ancora Andrea -. Yaisy si è girato verso di me tenendosi la pancia e mi ha detto: "Guarda cosa mi ha fatto quel bastardo", poi è caduto mentre dalla ferita usciva sangue come non avevamo mai visto". Andrea ha visto in faccia l'aggressore diventato poi l'assassino del suo fidanzato. 

«Un ragazzo che posso giurare fosse drogato, di carnagione chiara, ma non so se italiano o straniero» l'identikit fornito agli agenti della Squadra mobile della Questura. 

 

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