Parco Gallo, giro di vite della Polizia
I residenti e i commercianti della zona chiedono da anni una mano. Perché tra microcriminalità, danneggiamenti e spaccio il Parco Gallo non è esattamente il più idilliaco dei luoghi di intrattenimento, almeno dopo una certa ora. A dispetto del verde abbondante, dei giochi e delle iniziative che con costanza - e in molti casi successo di pubblico - vi vengono organizzate.
Tant'è che quando qualcosa si muove un pizzico di ottimismo è anche legittimo. Più che per l'esito o il bilancio di un intervento di contrasto alla microcriminalità in sé, per quello che molti si augurano venga letto come un segnale contro il degrado: i controlli ci sono e le conseguenze per chi delinque pure. Piccole o grandi.
Così è capitato nel tardo pomeriggio di venerdì per tre distinti frequentatori del Parco Gallo, sorpresi da una pattuglia della Volante della Questura e sottoposti a controllo. Per uno è scattato l'arresto, gli altri due sono stati denunciati. A finire in cella è stato un marocchino di 22 anni che aveva con sé 70 grammi di marijuana. Detenzione di stupefacenti a fini di spaccio l'accusa.
Indagato a piede libero, invece, un 24enne che nello zaino custodiva ben 36 attrezzi assortiti, tra pinze, chiavi tubolari e chiavi inglesi: l'accusa è quella di porto di armi o strumenti atti ad offendere.
Nei guai, da ultimo, anche un 19enne senegalese che già colpito da ordine di espulsione dall'Italia, mai ottemperato.
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