Paraga: «Non ordinai di sparare»
«Non ordinai la strage di Gornji Vakuf». Questo, in estrema sintesi, il contenuto dell'interrogatorio avvenuto in Procura di Hanefjia Prijic, il soldato bosniaco accusato dell'eccidio del 29 maggio 1993, nel quale persero la vita tre dei cinque volontari partiti da Brescia con un carico umanitario destinato alle popolazioni colpite dalla guerra nei Balcani.
Paraga, questo il suo nome, è stato ascoltato dai magistrati bresciani per oltre cinque ore. Un interrogatorio fiume nel quale ha ribadito la versione già fornita ai giudici bosniaci che, nel 2001, lo condannarono a 15 anni di reclusione.
Il servizio integrale sull'edizione del Giornale di Brescia in edicola oggi, sabato 12 marzo, scaricabile anche da qui.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato