Paraga, il sopravvissuto: «Sentenza che mi solleva»
«È una sentenza che mi solleva perché non riconoscevo quella di primo grado dell'ergastolo. Non potevo pensare a Paraga che finiva i suoi giorni in carcere» così Agostino Zanotti, uno dei due sopravvissuti alla strage di Gornji Vakuf, del 29 maggio 1993, commenta la sentenza d'appello nei confronti dell'ex comandante Paraga, ritenuto colui che ha dato l'ordine di uccidere tre volontari italiani.
La Corte d'Assise d'Appello di Brescia ha condannato Paraga a 20 anni rispetto all'ergastolo del primo grado. «Considerando che ha già scontato 13 anni e 4 mesi in patria per lo stesso reato e aggiungendo i due di detenzioni passati in Italia più quelli previsti da indulto e liberazione anticipata il mio assistito ha già scontato più di 22 anni di carcere e ora vediamo che succede» ha commentato l'avvocato Chantal Frigerio, legale di Paraga, attualmente detenuto nel carcere bresciano di Canton Mombello.
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