Paolo Scaroni al Viminale per chiedere codici per gli agenti

Il tifoso bresciano ferito nel 2005 ha partecipato all'iniziativa di Amnesty International
Paolo Sacroni, in primo piano - © www.giornaledibrescia.it
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Introdurre una legge sui codici identificativi per le forze di polizia impegnate nelle operazioni di ordine pubblico.

Questa petizione, corredata da 155mila firme, è stata depositata giovedì mattina al Viminale a Roma al Capo della polizia Lamberto Giannini da parte dei promotori della campagna: Amnesty International e Paolo Scaroni, castenedolese tifoso del Brescia rimasto invalido al 100% a seguito delle percosse subite il 24 settembre 2005 alla stazione di Verona durante gli scontri tra polizia e ultras. Il tifoso bresciano, quel giorno, dopo il pestaggio, perse conoscenza e rimase in coma due mesi.

Al risveglio aveva la parte destra del corpo paralizzata e problemi a parlare e ricordare quanto vissuto tra i 15 e i 25 anni. Con voce ancora spezzata dalla rabbia e da un’amarezza che non passa, Scaroni spiega che «nonostante i testimoni oculari di ciò che mi accadde, non fu possibile attribuire colpe agli agenti coinvolti proprio per la mancanza dei codici identificativi. Non riuscire quantomeno ad avere giustizia mi tormenta da quel giorno».

«Quello che chiediamo – spiega la coordinatrice della campagna Laura Renzi – è una normativa in linea con gli standard internazionali che preveda l’utilizzo di codici identificativi alfanumerici ben visibili sulle uniformi degli agenti impegnati in attività di ordine pubblico». La coordinatrice Renzi prosegue spiegando che «tale normativa darebbe seguito alla richiesta del Parlamento europeo del dicembre 2012».

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