Paolo, malato di Sla: «Vi racconto perchè andare a Lourdes»

Come ogni anno il Cvs di Brescia e i Sodc (associazioni fondate dal Beato Mons. Luigi Novarese) organizzano un pellegrinaggio a Lourdes
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Come ogni anno il Cvs di Brescia e i Sodc (associazioni fondate dal Beato Mons. Luigi Novarese) organizzano un pellegrinaggio a Lourdes nel periodo pasquale, precisamente dall'11 al 18 aprile. (Info e prenotazioni Ufficio Cvs: 030/2309273 o Silenziosi Operai della Croce: 030/9652665)

Un pellegrinaggio speciale, per diversi motivi, come del resto lo sono tutti quelli che accompagnano i malati in questo luogo sacro.

«Spesse volte si è portati a pensare che Lourdes sia solamente un luogo triste, perchè frequentato da ammalati, disabili e anziani, ma non è assolutamente vero - racconta Paolo Marchiori, presidente AISLA Onlus sezione Brescia -. Questo è il nostro 44esimo pellegrinaggio. Normalmente siamo all’incirca 600 persone di ogni età, ma chi viene con noi la prima volta rimane stupito dalla grande presenza di tantissimi giovani volontari e famiglie con bambini».

Il racconto-invito al pellegrinaggio di Paolo prosegue ancora.

«Raccontare un pellegrinaggio non è facile, ogni volta si vive qualcosa di nuovo, ecco perché insisto nel dire che questa esperienza va vissuta per capire il suo valore diverso per ognuno di noi. Questa settimana a Lourdes può essere un regalo inaspettato e ricco per ognuno di noi, specie in questa società frenetica dove siamo sempre di corsa e non abbiamo mai il tempo per poter stare in silenzio  e ascoltarci, un’occasione per vivere un’esperienza non solo religiosa ma anche umana con forti emozioni positive».

«Sicuramente Lourdes non risolve i nostri problemi o la nostra malattia, ma ci aiuta a vivere ogni difficoltà con più serenità, perché il vero miracolo di Lourdes è la guarigione interiore che cura le nostre insicurezze, fragilità e incomprensioni».

Chi volesse partecipare ha tempo ancora una settimana per inviare la richiesta. Qui tutte le istruzioni. 

 

 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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