«Palla al piede», la gara verso il gran finale

Racconti e poesie, piccoli saggi e riflessioni. Ma anche fotografie, disegni, sculture. Poliedriche forme di comunicazione per riflettere sul tema della reclusione. E soprattutto sui possibili itinerari di reinserimento sociale di chi sta «pagando» con la pena il suo errore. Perché l'obiettivo della pena - lo dice la Costituzione, ma soprattutto è interesse della collettività intera - non è tanto la punizione quanto il recupero civile e sociale della persona, strappandola alla malavita.

Far riflettere, richiamare l'attenzione, soprattutto delle giovani generazioni, questo l'obiettivo di «Palla al piede», il concorso che l'Associazione carcere e territorio ha lanciato in collaborazione con l'Ufficio scolastico territoriale e il Giornale di Brescia. Proposto all'inizio dell'anno scolastico, ora sta arrivando alla gran finale. I lavori sono al vaglio di due giurie, una per la sezione letteraria e l'altra per le opere artistiche. Opere che si possono trovare e votare accedendo alla news che si trova allegata a questa.

Già oltre seimila le pagine lette e oltre un migliaio i voti espressi. In testa alla classifica provvisoria il racconto «Poi a un tratto fu il rosso» di Federica Di Santo del Cfp «Lonati», seguito da «Pensieri» di Gabriele Grazioli del Cf Aib.In terza posizione «Rinascita» di Lila Kridla del Liceo scientifico Leonardo. Ma c'è tempo ancora fino a lunedì per votare.

Testi ed opere provengono da allievi di dodici scuole bresciane: l'Istituto Fortuny e l'Istituto Tartaglia, entrambi con sezioni carcerarie; il Liceo Scientifico Leonardo, il Liceo Scientifico Calini, il Liceo Santa Maria degli Angeli, il Liceo Paritario Canossa, il Liceo Artistico Foppa e il CFP Lonati; e, ancora, il Liceo delle scienze umane Bagatta di Desenzano, il CF AIB di Ome, il Liceo Primo Levi di Salò e l'Istituto Bonsignori di Remedello.

Le premiazioni si terranno venerdì 10 maggio, alle ore 11, nella sala conferenze di Ubi Banca, in piazzetta Mons. Almici.