Palazzina scoperchiata a Ciliverghe, tempi lunghi per il rientro

Dopo il passaggio dell'ondata di maltempo sono ancora 24 i residenti fuori casa. Piazzata una guaina provvisoria
I danni della palazzina scoperchiata a Ciliverghe - Foto © www.giornaledibrescia.it
I danni della palazzina scoperchiata a Ciliverghe - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Il desiderio di noi tutti è di rientrare nelle nostre case, stiamo facendo il possibile per partire con i lavori a settembre, ma la situazione non è semplice e i tempi non saranno purtroppo brevi». Sono ancora fuori casa e lo saranno ancora per qualche mese almeno i 24 residenti della palazzina di via Conciliazione, a Ciliverghe, scoperchiata dal furioso vento che si è abbattuto sulla frazione lo scorso 21 luglio.

«Per poter rientrare in assoluta sicurezza - spiegano gli inquilini - si dovrebbe ricostruire la copertura, ma per farlo servono risorse e finanziamenti che stiamo cercando di reperire e aziende disposte ad intervenire. L’ideale, per accelerare il tutto, sarebbe trovare qualcuno disponibile a farlo assorbendo parte del credito fiscale nell’ambito del sisma bonus o dell’ecobonus. Purtroppo avevamo avviato l’iter per il 110%, ma la sospensione dello stesso ha portato a una situazione di stallo, e ora ci troviamo in queste condizioni davvero difficili».

Sullo stabile, il cui tetto era stato sollevato, e in parte scaraventato a terra, in parte rimasto a penzoloni sulla facciata che dà sulla strada, qualche operazione è già stata fatta, ovvero la rimozione di ciò che rimaneva della copertura stessa, nonché la posa della guaina per impermeabilizzare la sommità. «Si tratta però - fanno sapere gli inquilini - di un cappello provvisorio, che non dà garanzie al 100%, e che per altro siamo riusciti a fare a qualche giorno di distanza dalla tromba d’aria. La sera stessa la palazzina si è presa tutta la pioggia copiosa di un altro temporale e altrettanto è successo il lunedì seguente, quando c’è stata una violenta grandinata. Tutto ciò non ha aiutato, anzi. Speriamo di trovare un finanziatore che si accolli parte del credito fiscale per partire il prima possibile con la ricostruzione, diversamente si rischia di andare verso l’inverno con una copertura provvisoria, cosa certo non ottimale».

Intanto, le otto famiglie continuano ad essere ospiti di famiglie e amici. «C’è sempre qualcuno che aiuta, e che ringraziamo infinitamente, ma poter tornare in casa propria è un’altra cosa».

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