Over 50 in età lavorativa: oltre 13mila i bresciani senza vaccino

Nella fascia 50-69 anni sono il 3,82%. Da martedì 15 febbraio Green pass rafforzato per accedere ai luoghi di lavoro
Da martedì 15 febbraio bisognerà presentare il Green pass rafforzato per entrare nei posti di lavoro - © www.giornaledibrescia.it
Da martedì 15 febbraio bisognerà presentare il Green pass rafforzato per entrare nei posti di lavoro - © www.giornaledibrescia.it
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Da martedì 15 febbraio, per gli ultracinquantenni cambiano le regole per l’accesso ai luoghi di lavoro. Dovranno possedere ed esibire, su richiesta, la certificazione verde Covid-19 emessa per vaccinazione o guarigione, meglio conosciuta come Green pass rafforzato. I lavoratori sprovvisti non potranno prestare la propria attività e saranno considerati assenti ingiustificati. Nel Bresciano, nella fascia di età dai 50 ai 69 anni, quella in cui ancora alta è la percentuale di persone occupate, i non vaccinati sono 13.779, pari al 3,82% della platea dei vaccinabili.

Da quando

Da martedì prossimo cambiano anche le modalità di verifica per i datori di lavoro, che dovranno effettuare controlli diversi a seconda del tipo di lavoratore: che abbia meno o più di cinquant’anni o che sia esentato dall’obbligo vaccinale. La normativa non prescrive alcuna verifica del Green pass in caso di effettuazione della prestazione lavorativa da remoto, da parte dei lavoratori del settore privato. Per le violazioni sono previste multe sia per il lavoratore sia per il datore di lavoro.

Per chi

Per quali lavoratori scatta l’obbligo del Green pass? Devono avere compiuto cinquant’anni e svolgere un’attività lavorativa, anche sulla base di contratti esterni; un’attività di sola formazione, anche se «studenti»; un’attività di volontariato. Ebbene, queste categorie per accedere nei luoghi di lavoro o in cui si effettuano le prestazioni elencate, dovranno possedere ed esibire, su richiesta, la certificazione verde Covid-19 emessa per vaccinazione o guarigione (Green pass rafforzato).

Italiani e non solo

In particolare, la disposizione riguarda tutti i cittadini italiani, i cittadini di altri Stati membri dell’Unione europea ed i cittadini stranieri (extra-Ue), i quali dovranno presentare il Green pass per avere libero accesso ai luoghi di lavoro. Non sarà sufficiente l’esibizione del Green pass rilasciato dopo aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare, con esito negativo al virus Sars-Cov-2 (Green pass base). La disposizione, che interessa sia i lavoratori del settore privato sia quelli delle pubbliche amministrazioni, resterà operativa sino al 15 giugno 2022 e si applicherà anche a coloro i quali compiranno il cinquantesimo anno di età in data successiva al 15 febbraio 2022 (data di vigenza dell’obbligo).

I lavoratori, nel caso in cui comunichino di non essere in possesso della certificazione verde Covid-19 o che ne dovessero risultare privi al momento dell'accesso ai luoghi di lavoro, non potranno prestare la propria attività lavorativa e saranno considerati assenti ingiustificati: manterrano il posto di lavoro, ma non verrà corrisposta la retribuzione per il periodo d’assenza.

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