Ortomercato: operatori pronti a lasciare

Grossisti sul piede di guerra: «Siamo pronti a lasciare il Consorzio Brescia Mercati. Il Comune dimezzi il canone di affitto»
Ortomercato: operatori pronti a lasciare
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I grossisti dell’ortomercato di via Orzinuovi sono sul piede di guerra. «Siamo pronti a lasciare il Consorzio Brescia Mercati - affermano -. Il Comune dimezzi il canone di affitto e investa sulla struttura. Altrimenti qui si chiude».
 
I 21 grossisti del mercato detengono, assieme, il 16,5% delle azioni del Consorzio. Un pacchetto che si dicono pronti a lasciare subito sul tavolo. Nel frattempo ben cinque aziende sono intenzionate a chiudere da subito l’attività e seguire chi questa scelta l’ha già fatta, magari per evitare il fallimento o il concordato preventivo, così come è accaduto a sei ditte dal 2009 ad oggi.
 
I grossisti del mercato ortofrutticolo di via Orzinuovi da anni vivono una situazione di crisi che, in questi ultimi mesi, si è aggravata a tal punto da non lasciare molte alternative. 
 
Secondo Confcommercio non è tanto la contrazione dei consumi il problema di fondo, quanto piuttosto le scelte sbagliate fatte da chi gestisce il mercato con l’avallo del socio di maggioranza, il Comune di Brescia, che percepisce 540mila euro di affitto all’anno dai grossisti.
 
Un costo che è il più alto del Nord Italia a fronte di una struttura ritenuta obsoleta e inefficiente. Secondo i dati rilasciati dall’associazione dei commercianti, dal 2006 al 2013 il mercato ortofrutticolo di Brescia avrebbe perso 440mila quintali di merce commercializzata. Delle 46 aziende presenti all’apertura del mercato nel 1987 oggi ne restano 21 ma, come detto, cinque sono pronte a chiudere. Negli ultimi 5 anni si sono persi circa 300 posti di lavoro.
 

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