Operazione Leonessa, Basket Brescia: Noi estranei ai fatti

Sulla vicenda del 2016 la società conferma di aver definito la propria posizione con l’Agenzia delle Entrate
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Sull’indagine della Procura e sulle notizie ad essa connesse sono intervenuti il Basket Brescia Leonessa ed il suo presidente Graziella Bragaglio. Lo hanno fatto attraverso un comunicato con il quale «ribadiscono la loro estraneità ai fatti oggetto dell’inchiesta non avendo utilizzato crediti inesistenti a compensazione.

Come precisato nell’ordinanza, infatti, la società non ha mai eseguito bonifici, né stipulato e tantomeno registrato contratti di cessione del credito di cui trattasi. In relazione all’ipotetica emissione di fatture per 300mila euro a favore del club emersa dalle intercettazioni, la società precisa di non aver mai ricevuto né questa né altre fatture. In merito alla specifica vicenda - risalente al 2016 - la società conferma di aver definito la propria posizione con l’Agenzia delle Entrate e di non aver alcun debito fiscale pendente».

Quanto ai sequestri la società precisa di aver «messo a disposizione la somma oggetto di sequestro preventivo, ma sta predisponendo la documentazione necessaria per chiederne l'immediata restituzione». Bragaglio inoltre «smentisce categoricamente le circostanze secondo cui sarebbero stati eseguiti provvedimenti di sequestro ai danni dei propri beni mobili ed immobili».

Da ultimo il Basket Brescia - dopo aver confermato la propria fiducia nell’operato della magistratura e la propria disponibilità a far luce sulla vicenda - afferma di aver «dato mandato per esperire ogni azione a tutela della propria immagine e reputazione e diffida la diffusione di notizie fuorvianti o false».

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