Ondate di calore, piano per i 138mila bresciani a rischio

Anziani, bambini e sofferenti di malattie rare e croniche: le misure predisposte dalla Ats
Tra le persone a rischio ci sono anche i più piccoli: per loro particolari attenzioni - Foto © www.giornaledibrescia.it
Tra le persone a rischio ci sono anche i più piccoli: per loro particolari attenzioni - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Temperature alte che si prolungano per più giorni, tassi elevati di umidità e livelli di ozono fuori controllo: è il mix nocivo per la salute che mette a rischio soprattutto gli anziani, sorvegliati speciali - assieme ai bambini e alle persone affette da malattie croniche e rare - in vista delle ondate di calore previste per le prossime settimane.

Per tutelarli, come ogni anno Ats Brescia ha predisposto un piano, che mira a coinvolgere e coordinare strutture ospedaliere e sociosanitarie, medici e pediatri di famiglia, amministrazioni comunali, aziende private e associazioni di volontariato, ma anche tutti coloro che, nel nome del buon vicinato, possono dare una mano e vigilare su chi potrebbe avere bisogno.

Sul totale di 1.179.745 assistiti di Ats Brescia, la popolazione a maggiore fragilità vede rientrare nelle fasce di rischio «alto» e «molto alto» ben 138.502 persone affette da diabete, malattie cardiovascolari, insufficienza renale, malattie broncopolmonari. Quattordici le fasce a rischio individuate complessivamente, con un rischio crescente di mortalità in relazione alle ondate di calore. Una suddivisione che consente ad Ats di indirizzare al meglio gli interventi.

I suggerimenti da seguire per prevenire e contrastare gli effetti negativi del clima, tenendo conto anche dell’emergenza sanitaria del coronavirus che ha colpito l’intero Paese, invitano a proteggersi dal caldo in casa, ad esempio utilizzando in modo corretto un condizionatore - per gli anziani che lo acquistano arriva il contributo della Loggia -, o un ventilatore seguendo precisi accorgimenti; a ridurre l’attività fisica all’aperto, evitare le zone trafficate, ma anche i parchi e le aree verdi dove si registrano alti valori di ozono; a bere acqua a sufficienza, aumentando la quantità in caso di sudorazione intensa (regole che valgono per l’intera popolazione in generale).

Un ruolo importante lo svolge altresì la comunità locale attraverso l’adesione alla cultura della «prossimità» ossia alla solidarietà nei confronti del prossimo con segnalazioni di specifici casi ove necessario all’Ats o ai Servizi sociali del Comune.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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