Omicidio Viktoriia Vovkotrub, chiesto l'ergastolo per l'ex compagno

Nella requisitoria davanti alla Corte d’Assise di Brescia, il pm Donato Greco ha chiesto la condanna all’ergastolo, con isolamento diurno di un anno, per Kadrus Berisa, l’uomo che a novembre del 2020 ha ucciso con 14 coltellate l’ex compagna Viktoriia Vovkotrub.
Il 60enne kosovaro, durante l’udienza del 12 maggio scorso in tribunale a Brescia, ha affermato di aver ucciso la badante ucraina di 42 anni durante una lite: «Parlava con il suo uomo al telefono, diceva che l’amava e quando le ho detto di smettere lei ha impugnato un coltello e me lo ha puntato. Io ho deviato la sua mano e l’ho colpita. Poi non ricordo più nulla. Eravamo ubriachi e nemmeno sapevamo come ci chiamavamo» aveva detto.
L’uomo aveva fatto trovare il cadavere, sepolto nella ex bocciofila abbandonata sotto casa sua, in via Divisione Acqui in città.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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