Omicidio via Maggia: nessuno sconto di pena in appello
Nessuno sconto di pena. Confermati anche in appello i 15 anni di reclusione inflitti in primo grado a Renat Hadzovic per l’omicidio del cognato Omar Ghirardini avvenuto il 3 gennaio del 2020. Per le motivazioni della sentenza bisognerà attendere il 28 aprile prossimo ma il dato più evidente è già emerso con la decisione presa nei giorni scorsi e che ricalca quanto era stato stabilito in primo grado: nessuna modifica nella pena che dovrà scontare il 30enne che ha ucciso il marito 35enne della sorella investendolo con l’auto dopo averlo inseguito mentre fuggiva in via Maggia.
Quella sera di due anni fa, secondo quanto avevano rapidamente ricostruito Carabinieri e Polizia Locale, che già conoscevano tutti i protagonisti della vicenda, al campo nomadi di via Borgosatollo in città era scoppiata una violenta lite: Omar Ghirardini, la vittima che viveva poco distante al quartiere San Polo, si era presentato a casa dei cognati, i fratelli Hadzovic, fuorioso perchè la moglie aveva partecipato ad una festa in famiglia con i figli. Una discussione che era presto degenerata e in cui Ghirardini aveva anche brandito un coltello con e ferito alcuni parenti della moglie. Già in primo grado la ricostruzione di quella sera era stata messa nero su bianco e ad Hadzovic era stata riconosciuta l’attenuante di essere stato provocato. Una circostanza che era però stata pareggiata dall’aggravante richiesta per la minorata difesa della vittima, che era a piedi mentre il suo aggressore era a bordo di un suv Bmw. «Hadzovic aveva deciso e attuato la soppressione del cognato».
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