Omicidio di Yaisy, il coltello è di un amico di Anthony
Tutta una questione tra amici. Anthony Ailello conosce bene il coetaneo che domenica all'alba gli ha passato il coltello che poi il 22enne di Gussago ha conficcato nell'addome di Yaisy Bonilla, il colombiano morto 12 ore dopo in Poliambulanza.
«Quella lama non è mia», ha sempre ripetuto il giovane bresciano in carcere con l'accusa di omicidio volontario. Tesi confermata anche dagli amici presenti. Uno di loro aveva in tasca il coltello a serramanico, poi gettato via sporco di sangue e ritrovato dagli uomini della squadra mobile della Questura, che stanno lavorando per mettere insieme gli ultimi tasselli dell'indagine. Il giovane è già stato individuato e la sua posizione è al vaglio degli inquirenti, che stanno inoltre monitorando il clima teso tra le persone coinvolte: tra gli amici dell'aggressore e quelli della vittima. Non mancano scambi di messaggi, con minacce più o meno velate, comparsi in Facebook e ora agli atti.
Nel frattempo domani mattina è previsto il funerale del colombiano ucciso: sarà seppellito nel cimitero di San Francesco di Paola in città.
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