Omicidio di via Milano, prime risposte dal telefono
Il telefono è stato sbloccato e ora può essere analizzato. Non era scontato ed è un primo importante passo avanti per le indagini sull’omicidio della vigilia di Natale.
Accanto al cadavere infatti era stato trovato un telefono cellulare praticamente distrutto, probabilmente pestato ma forse addirittura schiacciato con una auto per renderlo inutilizzabile.
Quel che restava dell’apparecchio elettronico è stato recuperato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo che, con tutte le cautele del caso, lo hanno affidato al laboratorio specializzato del Ris di Roma. I carabinieri del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche sarebbero però riusciti a «resuscitare» il telefono ed è quindi iniziata la paziente e complessa operazione di estrazione dei dati. Nel cellulare infatti potrebbero esserci indicazioni determinanti.
La vittima, il 51enne indiano Ranjit Singh, era probabilmente stato convocato in quel parcheggio di via Milano, all’altezza del civico 81, per un appuntamento con qualcuno che conosceva. Un incontro che stando agli elementi fino ad ora emersi sarebbe durato pochissimo, giusto il tempo che l’assassino o gli assassini scendessero dall’auto e colpissero a morte a coltellate la vittima. Nel telefono potrebbero esserci elementi determinanti per capire chi e perché gli avesse chiesto di vedersi.
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