Omicidio di Sana, la madre dietro la denuncia di padre e fratello
Per chi la conosceva a Brescia è stato uno choc la notizia della tragica fine di Sana Cheema in Pakistan. La 25enne, cresciuta a Brescia e cittadina italiana da settembre, sarebbe stata uccisa dal padre e dal fratello, da giorni in stato di fermo a Gujrat, dove era nata e dove era tornata da qualche mese: a denunciarli sarebbe stata la madre.
Il tutto per aver rifiutato il matrimonio combinato dai parenti. Tra i pakistani a Brescia circolano ipotesi di un malore o del suicidio come causa della morte ma il portavoce della comunità Muhammadiah dice: «Temo purtroppo sia accaduto il peggio».
Un’amica di Sana: «Aveva ferite sul collo, dei tagli: l’hanno sepolta senza fare l’autopsia».
I servizi e le testimonianze sul Giornale di Brescia oggi in edicola, scaricabile anche in formato digitale.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato