Omicidio di Francy: «Nessuno infanghi la memoria di mia figlia»

La famiglia di Francesca Fantoni piange, aspetta risposte dalla giustizia, ma non accetta quelle che vengono definite «cattiverie»
Fiori nel parco dov’è stato ritrovato il corpo di Francesca - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Fiori nel parco dov’è stato ritrovato il corpo di Francesca - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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Un atto dovuto, ma crudele. E che è stato risparmiato alla madre già provata. È stata così la sorella di Francesca Fantoni ieri pomeriggio a riconoscere il cadavere della donna, reso irriconoscibile dalle botte in faccia ricevute da chi l’ha uccisa a mani nude. La famiglia piange, aspetta risposte dalla giustizia, ma non accetta quelle che vengono definite «cattiverie».

«Nessuno infanghi l’immagine di mia figlia. Era una brava ragazza. Le volevano bene tutti - si sfoga la madre che ieri pomeriggio ha incontrato l’avvocato Alberto Scapaticci, legale della famiglia -. Conosco Andrea Pavarini e nego che abbia avuto una relazione con mia figlia. Si conoscevano e basta».

C’è di più. La famiglia Fantoni non avrebbe mai visto di buon occhio quel ragazzo. «Sei o sette mesi fa aveva provato ad avvicinarsi a casa nostra. Era indesiderato ed è stato respinto» è il racconto della famiglia della 39enne...

 

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