Omicidio da Frank: notte in carcere per i complici
Hanno trascorso la prima notte in carcere e nelle prossime ore compariranno davanti al Gip che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare per l’interrogatorio. Quando gli agenti della questura sono arrivati a casa loro non hanno reagito in alcun modo.
Si sono fatti ammanettare e non hanno aperto bocca i due indiani arrestati nell’ambito dell’inchiesta sulla morte dei coniugi Seramondi, freddati nella loro pizzeria alla Mandalossa.
Si tratta dei complici: di chi ha fornito armi e sostegno logistico. Un indiano di 43 anni è stato fermato a Mairano. È il famoso Eiki, menzionato più volte dagli assassini dei Seramondi in queste settimane di interrogatorio. Ex proprietario di una kebabberia ad Azzano Mella, ha ospitato Adnan e Singh la notte prima dell’agguato mortale. Non solo: ha fornito anche il fucile a canne mozze che ha sparato quella mattina.
L’arma risulta rubata e l’indiano l’avrebbe acquistata da un connazionale titolare di un negozio di generi alimentari. Ha invece 29 anni il secondo arrestato di ieri: anche lui indiano, ma residente nel Cremonese, a Robecco d’Oglio. Gli inquirenti gli contestano di aver comprato e fornito agli assassini la pistola con la quale ferirono Arben Corri, il dipendente albanese dei Seramondi, vittima di un agguato la notte tra il 30 giugno e il primo luglio.
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