Omicidio da Frank, ecco la sequenza degli spari
Immagini che raccontano l’azione del killer. Ecco i fotogrammi della morte di Giovanna Ferrari, la moglie di Frank colpita per prima la mattina dell'11 agosto nella pizzeria alla Mandolossa. L’immagine, rilevata dalla telecamera interna al locale, smentirebbe il racconto di Muhammad Adnan, che agli inquirenti ha spiegato che non voleva uccidere la donna ma che se l’è trovata davanti e ha fatto sparato.
E invece no, il pakistano entra nel locale, lo attraversa e va nell’angolo dove Giovanna Ferrari, di spalle, non può nemmeno reagire. Punta l’arma, Adnan, e fa fuoco. Poi, e qui le immagini sono troppe crude per essere proposte, il killer va nel laboratorio adiacente la pizzeria e insegue Francesco Seramondi che prova a difendersi lanciando contro il suo assassino alcune teglie di pizza. Ma viene raggiunto da un colpo, poi da un altro e infine da quello fatale che il killer esplode da distanza zero con Seramondi ormai a terra.
Ma dove ha comprato il pakistano il fucile a canne mozze? “Da uno straniero che vive a Crermona” ha detto lui. “Ma non vi dico il nome” ha aggiunto agli inquirenti. Che stanno dando la caccia ad un terzo uomo. L’ex titolare di una kebbaberia di Azzano Mella. Sarebbe lui ad aver ospitato a Mairano i due assassini dei coniugi Seramondi, la notte prima dell’agguato mortale. Lo stesso che avrebbe dovuto partecipare al duplice omicidio, salvo poi tirarsi indietro all’ultimo.
Lo stesso che avrebbe fatto da tramite tra i killer e l’uomo che ha venduto prima la pistola usata ad inizio luglio per ferire il dipendente dei Seramondi – arma non ancora trovata - e poi il fucile a canne mozze. Il suo nome potrebbe finire presto nell’elenco degli indagati della Procura.
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