Ombrelli al contrario: così si ricorda la strage
L'installazione "Sogni capovolti" al Grande Miglio nel quarantesimo anniversario della strage di piazza Loggia.
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Una tragedia rappresentata al contrario. Con gli ombrelli appesi al soffitto a testa in giù e la pioggia che scorre dal basso verso l’alto. Così Martina Rocchi e Alessandro Mascia, studenti di Arti visive allo Ied di Milano, hanno interpretato la strage di piazza Loggia. Sulla scorta di quanto ha raccontato loro Manlio Milani, presidente della Casa della Memoria e anima dei familiari delle vittime di piazza della Loggia.
Ne è nato "Sogni capovolti", opera che si può ammirare al Grande Miglio in Castello, che fa parte delle iniziative per i quarant’anni della strage. Parallelamente all’opera degli studenti dello Ied è stata inaugurata anche la mostra "Arte degli anni Settanta e dintorni", curata dall’Associazione Artisti Bresciani.
L’esposizione raccoglie i dipinti della collezione della famiglia Gervasoni e traccia un percorso storico-artistico degli anni di piombo. La mostra è aperta fino al 2 giugno dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 17, con apertura straordinaria mercoledì 28 maggio.
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