Oggi la Lega sceglie il nuovo segretario: sfida a due tra Bertagna e Sisti
Oggi la Lega bresciana è chiamata a decidere il suo futuro. Dalle 9.30 alle 18, all’auditorium di via Balestrieri, in città, i 1.031 iscritti «militanti» saranno chiamati ad eleggere il direttivo (21 i nomi in lizza per 14 posti) ma soprattutto il nuovo segretario provinciale. Per la guida del Carroccio bresciano sarà sfida a due: da un lato l’uscente Alberto Bertagna, legato ai parlamentari Stefano Borghesi e Paolo Formentini ed espressione dell’ortodossia salviniana; dall’altro Roberta Sisti, sindaca di Torbole Casaglia, figura che punta al «cambiamento», sostenuta da un gruppo di amministratori e dal Comitato del Nord.
Bertagna
«Credo nel ruolo fondamentale della comunità dei militanti, credo nella nostra storia e nei nostro valori. Per questo scelgo di candidarmi come segretario provinciale» spiega Bertagna nel suo programma. «Penso infatti - prosegue - che il lavoro portato avanti in questi anni debba proseguire con ancor più impegno. La nostra Lega ha visto momenti migliori, inutile nasconderlo. Ma oggi la Lega bresciana è e resta una comunità in salute e volonterosa, nonostante le difficoltà». Bertagna ricorda i principi di riferimento del Carroccio: «Autonomia dei territori, tutela delle tradizioni, salvaguardia del tessuto economico-sociale, sostegno per famiglie e imprese. I nostri militanti sono un patrimonio che non possiamo disperdere». Anzi, l’idea è coinvolgerli «il più possibile» nelle attività della segreteria. «Un ruolo determinante lo assumerà anche il consiglio direttivo provinciale. Inoltre tra le mie priorità - continua - c’è la volontà non solo di ascoltare i territori ma anche di costituire rappresentanti di circoscrizione, per far sentire il più possibile ogni voce». Altro impegno «imprescindibile» sarà «far crescere i militanti all’interno delle istituzioni locali, per continuare a garantire una classe dirigente».
Sisti
Sisti invece insiste sulla necessità di «ripartire dalla base» nel segno del «cambiamento». «È stata una bellissima settimana» di campagna elettorale, racconta, «perché incontrare molti militanti significa che la famiglia della Lega c’è ancora ed ha un cuore che batte forte. Dobbiamo solo avere la voglia di ripartire e noi siamo qui per questo. Se vincerà l’attuale commissario dovremo rimanere zitti e continuare a subire i diktat di pochi potenti. La Lega ha bisogno d’altro e votare per me significa ridare slancio al nostro partito. Io mi sono messa in gioco - continua Sisti - perché prima di ogni incarico c’è la passione e il senso di appartenenza al mio partito. Faccio spallucce a tutto ciò che di denigratorio stanno dicendo nei miei confronti, i militanti non si lasciano perdere in giro. Non ho avuto la possibilità di giocare ad armi pari: con la scusa della privacy ci è stato negato di tutto, anche dati basilari che servono ad impostare una campagna elettorale. Un congresso convocato in pochi giorni già da sé racconta molto della gestione dell’attuale segreteria. Vedremo se la Lega sceglierà il passato, con il rischio di un fuggi-fuggi generale, o un futuro migliore con noi».
Intanto ieri al castello di Giovenzano (Pavia) si è tenuto il primo incontro pubblico del Comitato Nord che Umberto Bossi ha fondato dopo il deludente risultato della Lega alle elezioni del 25 settembre. «La Lega non può esistere senza un'identità chiara e forte. Abbiamo dato vita al Comitato Nord per rinnovare la Lega» ha spiegato Bossi davanti ad un migliaio di persone. Un centinaio i bresciani, tra cui Giulio Arrighini, Daniele Molgora, il sindaco di Quinzano Lorenzo Olivari e Corrado Della Torre. «La questione del Nord riparte» ha commentato Della Torre. «Ora ci auguriamo una vittoria di Roberta Sisti a Brescia».
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