Offese un collega: docente si fa 100 ore di servizi sociali

Dieci mesi dopo la pronuncia dei giudici nei giorni scorsi hanno dichiarato estinto il reato. L'imputato era professore all'Unibs
Le frasi diffamatorie vennero scritte sui social
Le frasi diffamatorie vennero scritte sui social
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La giustizia riparativa ha fatto il suo corso. Durato 100 ore di lavori di pubblica utilità per un docente della facoltà di giurisprudenza di Brescia che offese attraverso i social network un collega, il professor Francesco Saverio Regasto, docente ordinario di Diritto pubblico comparato. Un fatto relativo al 2016, nel periodo della campagna per l’elezione alla carica di Rettore dell’Università di Brescia.

Regasto, che era in corsa per la guida di Unibs, venne attaccato dal collega. «Credo che tra Topo Gigio e Regasto voterei il primo... mi da più fiducia e parla meglio l’italiano senza accenti poi il rettore di un’università deve essere almeno del territorio. Brescia ai bresciani, passare da Pecorelli a Regasto è come dopo un week end a Dubai 5 stelle passare ad un campo profughi di africani» le frasi - riportate nel capo di incolpazione - che il tribunale ha dichiarato diffamatorie.

Il docente che le ha scritte è stato punito con «la prestazione di lavoro di pubblica utilità presso il Comune di Monticelli Brusati per la durata di 100 ore complessive». Dieci mesi dopo la pronuncia i giudici nei giorni scorsi hanno dichiarto estinto il reato «per esito positivo della messa alla prova».

L’imputato, che aveva successivamente alle offese inviato una lettera di scuse al collega docente, «ha dimostrato - si legge nella sentenza - disponibilità e correttezza nel periodo di prova, connotato dal rispetto degli obblighi e delle prescrizioni impartite e ha altresì proceduto, alla rifusione delle spese legali della parte civile».

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