Nuovo stadio, si riapre la pista australiana: «Fondi sicuri»

L’ambasciatore French incontra Del Bono e offre «garanzie», previsto un vertice il 7 maggio
  • L'ambasciatore australiano in Loggia
    L'ambasciatore australiano in Loggia
  • L'ambasciatore australiano in Loggia
    L'ambasciatore australiano in Loggia
  • L'ambasciatore australiano in Loggia
    L'ambasciatore australiano in Loggia
  • L'ambasciatore australiano in Loggia
    L'ambasciatore australiano in Loggia
  • L'ambasciatore australiano in Loggia
    L'ambasciatore australiano in Loggia
AA

Piccola «svolta» nella vicenda stadio. La pista australiana si è infatti riaperta, acquistando una diversa solidità rispetto alla nebbia che l’ha avvolta finora. L’ambasciatore australiano in Italia Greg French ieri ha incontrato il sindaco Emilio Del Bono garantendo la «serietà» e «credibilità» degli operatori di Melbourne che dal febbraio 2018 stanno studiando il dossier Rigamonti.

Il progetto è noto: stadio da 25 mila posti, con tetto retrattile, albergo, ristoranti, palestre, laboratori e uffici. Un investimento da oltre cento milioni di euro. La domanda, in questi mesi, è sempre stata: chi mette i soldi? Un’incognita che ha alimentato un certo scetticismo attorno ai promotori. L’incontro di ieri, chiesto dall’Ambasciata, è servito per sgombrare il campo da alcuni dubbi. A finanziare l’operazione sarebbero tre fondi, tra cui alcuni fondi pensione.

«L’ambasciatore - ha spiegato al termine il sindaco - ci ha confermato che gli interlocutori sono seri e credibili». Tanto che il 7 maggio Greg French accompagnerà il team di John Caniglia e Andrew Lawson per un nuovo vertice in Loggia, per approfondire l’iter amministrativo.

L'articolo completo sul Giornale di Brescia in edicola oggi, sabato 13 aprile, scaricabile anche in formato digitale.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato