Nuovo raid no vax: imbrattato il cimitero di Flero. Il sindaco: «Un gesto vergognoso»
Indignazione e rabbia a Flero per le scritte apparse nella notte sui muri del cimitero. Scritte no vax che ricordano - citandone la morte due anni fa - Gianluca Masserdotti, il 50enne carrozziere di Flero che sarebbe deceduto a causa di una reazione al vaccino. «Esprimo lo sdegno della nostra comunità per un gesto irrispettoso che colpisce tutti. Solo due settimane fa abbiamo scoperta una lapide nel cimitero in memoria delle vittime del Covid. Oggi questa brutta sorpresa che ha indignato tutti e che lascia senza parole» ha detto il sindaco Pietro Alberti. Immediata la reazione del Comune che ha incaricato una squadra di manutentori che ha prontamente cancellato le scritte firmate dal gruppo V_V.
«Il cimitero è un luogo simbolo e quanto accaduto è sintomo di un malessere che non può essere espresso con il danneggiamento. Le indagini sono aperte e la Polizia Locale, con i Carabinieri di Bagnolo, ha già recuperato le immagini delle telecamere fisse e dei varchi. Presto ci saranno novità. Intanto esprimiamo la nostra condanna per un gesto esecrabile» ha concluso il primo cittadino.
Non è il primo episodio di questo genere nella nostra provincia. Poco meno di un mese fa lo stesso gruppo V_V era entrato in azione imbrattando con lo spray rosso tutti i muri del perimetro del cimitero di via Santuario a Rezzato, sul parcheggio a lato del camposanto, e quello di Gavardo attraverso un'azione coordinata.
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