Nuovo consiglio, vecchi rebus

Nella campagna elettorale per la Loggia restano evanescenti i profili dei futuri consiglieri comunali
Francesco Onofri
Francesco Onofri
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E i consiglieri? Al solito, in fondo al palco se non nelle quinte? Nella campagna elettorale per la Loggia, tenuta in sospeso in attesa dell’esito parlamentare e regionale, si accenna ai candidati sindaco, restano evanescenti i profili dei futuri consiglieri comunali. Eppure si prevede un bel ricambio. L’attuale opposizione verrà stravolta.

Francesco Onofri e Laura Gamba non si ricandidano: la Civica del primo si vedrà se e dove si collocherà; i Cinquestelle proporranno altro personale amministrativo. La Civica di Nini Ferrari è ancora da definire nella configurazione e portata, ma cambierà volto.

Vinca o perda, la Lega sarà incarnata da altre figure - fuori Gallizioli, forse Tacconi replica - che scandiranno l’evoluzione salviniana dell’impostazione del partito. Forza Italia consuma le sue divisioni palesi in Loggia con la Peroni e Maione; Paroli torna a Roma e non è dato sapere se servirà come figura di garanzia; la Vilardi prepara la corsa a candidato sindaco o capo dell’opposizione. Insomma, sarà una rivoluzione di presenze. Se poi il centrodestra conquistasse la Loggia si moltiplicheranno i numeri e si aprirà il fronte della squadra di Giunta.

Nel centrosinistra è palese la questione della dialettica, di matrice politica nazionale, del trio Fenaroli, Albini, Parmigiani sul che fare. La Civica Castelletti conferma il pieno sostegno e punta a valorizzare i suoi referenti. La Civica Del Bono è chiamata a disegnare le sue peculiarità. L’esteso gruppo consigliare del Pd attende di conoscere i profili tra consiglieri che si ricandidano, che escono e assessori chiamati a raccogliere consensi. Prudentemente Del Bono tiene a disposizione tutti quelli che possono portare voti. Evita le trappole di chi accenna al volto della futura Giunta.

Ci sono due correnti di pensiero nel centrosinistra: confermare tutti gli assessori uscenti disponibili o fare un sostanziale cambio. Sia attingendo a consiglieri, sia chiamando persone ora fuori. Chi vuole cambiare aggiunge la motivazione che Del Bono, in un secondo mandato a sindaco non rinnovabile, ha bisogno di energie fresche per non arenarsi nella pura gestione del già avviato. Il Consiglio non potrà essere un fantasma.

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