Nuovo attacco alla Maddalena: sono tornati i piromani
La Maddalena è sotto attacco. Lo spazio per il dubbio si era azzerato dopo il terzo episodio in una settimana ma ora, con il quarto caso in meno di 20 giorni, è evidente come l’azione dei piromani non sia esaurita e anzi, pur senza che sia al momento individuabile un chiaro movente, si tratta di una vera e propria offensiva e che purtroppo gli ultimi episodio classificano come ancora in corso.
Alle 18 di ieri, appena calato il buio, passanti e famiglie che da diverse parti della città hanno alzato gli occhi verso la montagna di casa hanno notato alte lingue di fuoco verso il cielo. Una vasta zona di bosco in fiamme chiaramente individuabile da San Polo, dalla Bornata e pure dal centro storico.
I primi tentativi, a vista, delle squadre di pronto intervento di raggiungere la zona che stava bruciando hanno messo in chiaro quello che tutti temevano fin dai primi istanti: si tratta della stessa conca che, dal 17 gennaio, è stata obiettivo di almeno altri tre attacchi. Una zona particolarmente impervia e praticamente impossibile da raggiungere con i mezzi, ci si può arrivare in salita deviando per il bosco da via Amba d’Oro e via Benacense e in discesa inoltrandosi nella vegetazione su ripidi sentieri dai tornanti appena dopo San Gottardo. Una conca difficile da individuare con certezza in cui non ci sono abitazioni, non ci sono attività e, almeno dai primi accertamenti, non sono emersi particolari motivi di interesse.
I carabinieri Forestali hanno raccolto dati specifici per capire a chi appartenga ciascuna delle porzioni di bosco danneggiate dalle fiamme, appezzamenti che si estendono per alcuni ettari andati in fumo ma anche altri confinanti che sono solo stati lambiti.
Le operazioni di spegnimento e bonifica sono andate avanti per tutta la sera solo nei punti in cui era possibile lavorare in sicurezza, solo questa mattina sarà possibile avere una chiara idea dei danni e dell’estensione dell’incendio. A tarda sera il fuoco era ancora visibile sul versante della collina ed è stato necessario attendere il chiaro per far ripartire le operazioni coordinate. Nel frattempo sul piano investigativo erano al vaglio alcune circostanziate segnalazioni raccolte nell’immediatezza del primo e del secondo rogo, ma sul fascicolo aperto viene mantenuto il più stretto riserbo.
Quello che è ormai evidente a tutti è che quella porzione di Monte Maddalena sia finita nel mirino di qualcuno. Chi sia e perchè agisca però resta ancora un mistero, da chiarire prima che i danni aumentino ancora.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato