Nue 112 al via per Brescia, 118 addio
E’ iniziato con una chiamata giunta da Chiari il servizio del Nue 112 della nostra provincia. Ore 14.09: le telefonate da rete mobile dirette al 118 sono state le prime ad essere dirottate sulla nuova sala operativa di via Spalto San Marco. In concomitanza sono rimasti muti i telefoni nella ormai dismessa centrale del 118, e tutte le chiamate di soccorso sanitario reindirizzate dagli operatori del 112 alla Sala regionale delle Alpi di Bergamo. Poi via via sono state incanalate verso la centrale del Numero unico dell’emergenza tutte le chiamate di soccorso: nell’ordine, quelle dirette a Polizia (113), Carabinieri (112) e Vigili del fuoco (115).
Dopo quello di Chiari è toccato ad un cittadino di Cemmo di Capo di Ponte entrare in contatto con il nuovo servizio, ed essere così anche geolocalizzato. Alle 14.39 la prima segnalazione di incidente stradale poi inoltrata alle forze dell’ordine. Gli utenti a giudizio degli operatori sembrano meno sorpresi di quanto sembra.
Ora resterà da valutare se la mole di circa 4.000 chiamate giornaliere sarà gestita in modo fluido dalla centrale. E se, a fronte di un filtro utile ad eliminare chiamate a vuoto, l’efficienza del nuovo servizio sarà reale, a partire dai tempi complessivi di ogni risposta.
Tra le novità, già testate, anche l’applicazione Where ARE U, che aiuta a localizzare il chiamante, la prima a collegare direttamente con una centrale pubblica.
Nel frattempo una giornata decisamente commovente per gli infermieri, i medici e il personale della storica centrale operativa del 118 che poco dopo le 14 ha cessato di esistere. Da Bovezzo l’ultima chiamata giunta prima che i telefoni restassero muti e che gli abbracci e le lacrime di chi per anni ha lavorato gomito a gomito, contribuendo a salvare tante vite umane, prendessero il sopravvento. In un giorno che chiude una storia di eccellenza durata oltre 20 anni.
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