Nove pietre d'inciampo tra città e provincia
Sei cerimonie in città, due a Gavardo ed una ad Adro per ricordare militari e dissidenti internati
Pietre d'inciampo per ricordare le vittime dei lager
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Una pietra, un luogo, un nome. Un modo per ricordare persone ed essere partecipi dell’impresa che Gunter Demnig, artista tedesco, sta compiendo attraverso la posa di oltre 40mila pietre d’inciampo in ricordo delle vittime dei lager.
Ieri nove pietre d’inciampo sono state posate anche tra le strade di Brescia (soprattutto al Carmine) e provincia, nel selciato dei marciapiedi, davanti ai portoni. Sei piccole «liturgie» promosse dalla Cooperativa cattolico-democratica di cultura e patrocinate dal Comune di Brescia per altrettanti internati militari e dissidenti politici in città - Pietro Piastra, Alessandro Gentilini, Ubaldo Migliorati, Federico Rinaldini, Rolando Petrini e Silvestro Romani - e tre cerimonie di posa anche in provincia per ricordare Attilio Mena ad Adro, Rivka Jerochan e Davide Arditi a Gavardo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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