Notte di cultura, suggestioni d’arte sotto le stelle

Brescia invasa da migliaia di persone per una serata a tutta cultura. Dalle letture teatrali ai concerti
Una notte di super cultura
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La trama della Notte di Cultura è fatta di mille suggestioni. La letteratura e l’arte in tutte le sue declinazioni sono le grandi protagoniste. E Brescia, anche nei suoi angoli e scorci inediti, o in luoghi per la prima volta aperti al grande pubblico dopo decenni, come il Teatro romano, è il proscenio di un evento che ha chiamato a raccolta, attorno alla Loggia e a Brescia Musei, la città tutta. Dalle realtà culturali ai negozi, dalle gallerie, ai locali. E la città è ammaliata da cotanta bellezza, dal fascino senza tempo di monumenti, chiese, palazzi, della Brescia romana, rinascimentale e medioevale. Il sole è tramontato da una manciata di secondi è già lungo via Musei passeggiano parecchie persone.

Non vogliono perdersi la magia del Capitolium e la possibilità di ammirare, per la prima volta dopo anni, le vestigia del Teatro romano. Pochi passi e si approda al Museo di Santa Giulia. Nel Coro delle Monache, una fanciulla dall’eleganza eterea che ben si sposa con la spiritualità del luogo, e dai capelli ramati narra l’amore con un repertorio che spazia dai trovatori medievali al jazz. «Le memorie di Adriano» della Yourcenar accompagnano i visitatori alla scoperta della Domus dell’Ortaglia.

Il copione della notte in cui la letteratura è il filo conduttore si dipana tra letture teatralizzate, performance musicali e artistiche, concerti - come «Pourquai Mozart?» della Brixia Symphony Orchestra diretta da Giovanna Sorbi all’auditorium San Barnaba - e di danza. E’ una notte di scoperte e di visite guidate agli scorci che ripercorrono la storia di Brescia e delle culture e dei popoli che nella nostra città si sono incontrati.

Sempre nel cuore dell’antica Brixia, c’è un luogo che raramente è accessibile al grande pubblico. È la Domus romana all’interno dell’Istituto Arici di via Trieste, che fu scoperta nel 1964 per caso, durante i lavori per la costruzione della palestra e della cappella della scuola. A fare da Cicerone, gli studenti dell’Arici, abbigliati con pepli che ricordano la Roma del passato, declamano le opere più celebri di grandi autori latini.

Per poi accompagnare i visitatori, ai piani superiori, nelle splendide sale affrescate di epoca neoclassica. Le gallerie, aperte fino a mezzanotte hanno studiato eventi ad hoc. E a questo proposito, non è mancata nei giorni scorsi una piccola polemica legata proprio a un aspetto dell’organizzazione della Notte di Cultura.

Nella notte dedicata all’arte in tutte le sue sfumature, Brescia non si è fatta mancare proprio nulla. Compresi i negozi aperti, per la gioia degli amanti dello shopping, gli aperitivi «culturali», in armonia con lo spirito della serata. 

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