Non solo cromo VI: si sbloccano le bonifiche dal pcb

Le scuole Deledda, Calvino e Divisione Aqui, il parco di via Nullo e il Calvesi: al via le bonifiche. E da Roma arrivano 2 milioni.
Caffaro e Pcb, due milioni in più per le bonifiche
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Non c’è solo il cromo esavalente. Brescia ha un’eredità pesante da smaltire e proprio a breve, come nel caso del cromo nell’acquedotto, inizierà una fase importante del processo di bonifica. Parliamo del pcb con cui la Caffaro ha inquinato città e provincia.

L’autunno scandirà infatti l’arrivo di tecnici e operai; l’inverno sarà la stagione della vera e propria «erosione» del terreno infestato, pronto a partire per l’atteso viaggio verso le discariche; la primavera riconsegnerà ai cittadini gli spazi pubblici oggi trincerati dietro i nastri rossi che li bollano come «off limits».

Questo, in sintesi, il destino ormai segnato delle quattro aree pubbliche cittadine infestate da Pcb: tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre le scuole Deledda (occupata in passato dalle famiglie che chiedevano le bonifiche) e Calvino, la scuola Divisione Acqui, il parco di via Nullo e il campo Calvesi entreranno nel vivo della fase di bonifica. 


A sancirlo - dopo gli studi di caratterizzazione delle quattro «zone rosse» commissionati dal Comune - non è solo il cronoprogramma del risanamento fissato su carta, ma l’affidamento degli appalti che l’assessorato all’Ambiente, le cui cabine di regia sono affidate a Gianluigi Fondra, ha formalizzato con le diverse aziende sulla scia dei bandi.

Negli spazi delle due scuole di Chiesanuova, Deledda e Calvino, i lavori inizieranno i primi giorni di ottobre: «La ditta è già stata individuata - spiega Fondra - ma prima di affidare l’incarico abbiamo preferito verificare tutta la documentazione per escludere anche la minima possibilità di andare incontro a ricorsi». Stando alla tabella di marcia e se l’iter procederà senza intoppi, a novembre i «cantieri» saranno ultimati e - una volta raccolti i pareri dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente e della Provincia - si procederà con la tombatura. In parallelo saranno poi avviate le procedure per l’affidamento della seconda parte dell’intervento: il rifacimento del verde, da concretizzare con una gara d’appalto separata, per arrivare alla pronta consegna in primavera.

«È chiaro che i bambini non potranno uscire solo durante i lavori di scavo» precisa l’assessore Fondra.

Dopo anni di attesa, anche la scuola Divisione Acqui sarà a breve protagonista delle bonifiche d’autunno. «A sbloccare la situazione è stato l’esito dell’analisi del rischio e la certificazione di fondo scavo, documenti essenziali per poter operare in modo efficace il risanamento» chiarisce il titolare dell’Ambiente. L’iter scelto ricalca in toto quello individuato per i poli Deledda e Calvino: cantieri attivi dal 1°ottobre a novembre per lo spazio scolastico e, da metà novembre, l’intervento sul verde, per arrivare alla fruibilità del giardino entro primavera.

Il 18 agosto sono stati abbattuti gli alberi del parco di via Nullo, affacciato su via Milano. Al momento sta per essere completata l’analisi del rischio (in capo all’Istituto superiore di Sanità) e dopo il placet del Ministero, atteso entro ottobre, sarà avviata la tombatura alla ditta già individuata dalla Loggia attraverso il relativo bando di gara. A dicembre è previsto quindi il rifacimento del verde e, stando al bollettino programmatico, il parco sarà restituito alla città, anche in questo caso, in primavera.

Il Campo Calvesi, sequestrato dalla magistratura e inutilizzabile, sarà l’ultima delle quattro «zone rosse» ad essere riaperta. L’affidamento dei lavori, infatti, è avvenuto ieri dopo che la Loggia - nei mesi scorsi - era riuscita a convincere il Ministero ad utilizzare un iter «particolare» (volto a snellire le procedure di bonifica) per l’impianto sportivo. Ad ottobre saranno quindi avviate le indagini Arpa e, parallelamente, sarà redatto il progetto di risanamento, corredato di analisi del rischio. A gennaio, incassato il parere di Roma, la Giunta dovrà varare il disegno per consentire così l’avvio dei lavori in primavera. Opere che si prevedono ultimate entro l’estate: la pista e l’area verde interna ad essa potrebbero essere utilizzabili già da giugno.

E' di queste ore, infine, la notizia che il Ministero dell'ambiente ha stanziato due milioni per le bonifiche del Sito di interesse nazionale Brescia-Caffaro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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