«Non lasciamoli soli», sottoscrizione verso il milione di euro
"Non lasciamoli soli". Così recitava l’appello lanciato dal nostro quotidiano, a favore delle popolazioni colpite dal sisma dello scorso 24 agosto in Centro Italia. Appello che non è caduto nel vuoto. Anzi. Alla sottoscrizione avviata dall’Editoriale Bresciana, in collaborazione con la Fondazione della Comunità Bresciana, l’Aib e Ubi Banco di Brescia, hanno aderito finora più di 2.100 sostenitori tra singoli lettori, associazioni, aziende e fondazioni.
Uno slancio di generosità che in un mese ha fruttato più di 900mila euro di contributi. Denaro che presto sarà destinato ad un progetto concreto di ricostruzione, testimonianza tangibile della capacità di Brescia e della sua gente di rispondere tempestivamente alle necessità di intere comunità, cui la forza distruttiva della natura ha tolto improvvisamente tutto: case, edifici pubblici, spazi di ritrovo e socializzazione, oltre che simboli di storia e luoghi del cuore.
Proprio per questo il progetto di ricostruzione sarà condiviso con gli amministratori locali. Nei giorni scorsi una delegazione dei promotori della sottoscrizione si è già recata nei luoghi del sisma per compiere una ricognizione ed incontrare i sindaci dei paesi più colpiti, raccogliendone le sollecitazioni, così come era avvenuto anche nel corso della prima puntata di Teledomando, la trasmissione di approfondimento di Teletutto, dedicata proprio al terremoto.
I versamenti non si fermano e si potranno effettuare anche online al conto corrente n° 69000, aperto presso il Banco di Brescia e intestato a Fondazione della Comunità bresciana onlus emergenza terremoto 2016: nella causale si deve indicare Terremoto 2016. L'iban è IT82C0350011200000000069000.
Ricordiamo che i versamenti, gratuiti per tutti coloro che si recheranno in una delle 140 filiali del Banco di Brescia, garantiscono anche la deducibilità fiscale ai sensi della normativa onlus e i nomi dei donatori, in segno di trasparenza e di riconoscenza. I nomi dei sottoscrittori vengono pubblicati sulle pagine del Giornale di Brescia, fatto salvo il diritto di richiedere l'anonimato.
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