Non ancora inaugurata, ma già vittima di vandali e piogge
Le porte per l’attività sportiva della scuola e per quella delle associazione e delle realtà del territorio sono state aperte con l’inizio del nuovo anno scolastico, l’inaugurazione ufficiale invece ancora non c’è stata, ma per la nuova palestra comunale di Mazzano si stanno già registrando problemi. Tanto che, a giorni, gli operai dovrebbero tornare al lavoro sull’impianto per porre rimedio.
La scorsa settimana non è stata delle più felici per la struttura di recente costruzione, sorta negli spazi attigui alla primaria di Molinetto: le piogge, cadute a tratti con scrosci intensi e violenti un po’ su tutta la provincia, hanno lasciato traccia anche all’interno del palazzetto, penetrando dalla copertura. «Si tratta non certo di inconvenienti dovuti all’usura, ma di imperfezioni nella realizzazione - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Isabella Marchesini - le chiamate e le segnalazione ci sono giunte tanto dalla scuola, quanto dalle associazioni che utilizzano gli spazi (l’edificio è stato progettato e costruito prevedendo la fruizione sia della popolazione scolastica sia di quella extrascolastica, ndr)».
«Di certo - continua l’assessore ai Lavori pubblici - la situazione non è piacevole e ci stiamo adoperando perché il tutto si risolva quanto prima. Un intervento da parte della ditta che ha eseguito i lavori era già stato programmato nei giorni scorsi, ma il ritorno del maltempo ha costretto al rinvio. Motivo per cui, salvo ulteriori slittamenti dovuti ad avverse condizioni meteo, si dovrebbe procedere a metà settimana».
Ma le infiltrazioni non sono state le uniche sorprese inaspettate. La palestra è stata vittima anche di incursioni notturne ad opera di vandali, al punto che, pure in questo caso, è stato necessario mettere mano a pavimenti, arredi e infissi. «Ignoti sono entrati nella struttura tra lunedì e martedì, presumibilmente nelle ore notturne - prova a ricostruire ancora l’assessore Marchesini - e per farsi strada hanno forzato una porta d’emergenza, peraltro rovinandola, così che, per ripristinarne apertura e chiusura, è stato necessario intervenire sulla stessa. Una volta dentro, poi, si sono impadroniti di tutti gli estintori presenti: uno manca all’appello, gli altri invece sono stati svuotati, tre completamente e tre in parte, con la polvere che si è andata a depositare su pavimento, panche, sedie e componenti varie. Lo spazio è comunque stato ripulito - conclude Marchesini - presto così che tutte le attività potessero essere regolarmente svolte».
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