«No al lavoro nei giorni festivi»: la protesta all'Ikea

Cub e Sgb hanno organizzato un presidio con volantinaggio per ribadire che «anche i lavoratori del commercio hanno diritto alle feste»
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«No al lavoro nei giorni festivi». Questa una delle motivazioni che hanno portato i lavoratori dell’Ikea a protestare questa mattina fuori dal centro di Roncadelle. Le sigle sindacali Cub e Sgb hanno organizzato un presidio con volantinaggio per ribadire che «anche i lavoratori del commercio hanno diritto alle feste», chiedendo una modifica della legislazione in materia per arrivare alla «chiusura di tutti gli esercizi commerciali nei giorni festivi». 

Si tratta di un tema particolarmente caldo in questo periodo, con le proteste in corso, ad esempio, all’Outlet Franciacorta e all’Orio Center. Inoltre, dicono i lavoratori, «chiediamo ai clienti di tornare a pensare alle festività come cittadini e non più come consumatori, recuperando il significato profondo di ogni festività».

Cub e Sgb annunciano poi la nascita di un coordinamento sindacale nazionale dei dipendenti Ikea, per difendere i diritti dei lavoratori. In particolare, i due sindacati si concentrano su alcuni licenziamenti giudicati illegittimi, oltre che ingiusti, come quello della donna licenziata a Corsico perché, con due figli di cui uno disabile, non era in grado di conciliare i turni con la vita familiare.

In questo, così come negli altri casi denuciati, le sigle parlano di «motivazioni pretestuose», denunciando la volontà dell’azienda di «colpire i lavoratori in difficoltà senza alcuna remora sul piano umano, fregandosene anche dei pronunciamenti dei tribunali».

 

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