Niente «conciliazione dei tempi»? Niente figli

Emerge dall'8% di risposte al questionario on line promosso dall'assessorato
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Insoddisfatti delle loro abitudini di conciliazione famiglia-lavoro, per i carichi eccessivi o la scarsa flessibilità d'orario, poco informati sui servizi offerti dal Comune e spesso incapaci di organizzarsi attraverso reti informali di supporto (famiglie allargate, amici e associazioni). È un'analisi poco confortante quella emersa rielaborando i dati forniti online tra febbraio e marzo da un migliaio di residenti o lavoratori della città, voluta dall'assessorato ai Tempi del Comune per meglio pianificare anche nel futuro le attività del Distretto cittadino della conciliazione.

«Il dato più allarmante - ha sottolineato Laura Cavagnini di Nomesis presentando la ricerca - è la rinuncia da parte dell'8% delle famiglie a fare figli. Una cifra che si teme possa essere persino sottostimata». Dalle risposte ai questionari, compilati nel 66% dei casi da donne, emerge come queste ultime siano spesso costrette a negoziare la conciliazione con il partner o a ridimensionare le aspirazioni lavorative per le scarse risorse disponibili.

Necessaria dunque una maggiore promozione dei servizi esistenti, di voucher e buoni per le prestazioni erogate e una programmazione che sia condivisa tra istituzioni, associazioni e imprese. «La contrattazione aziendale può essere uno strumento valido per assecondare le esigenze del lavoratore e dell'impresa, ma anche nei contratti nazionali stiamo cercando risorse sempre maggiori da destinare al welfare» ha detto Enzo Torri, segretario provinciale della Cisl.

«Pur attraversando un periodo di crisi le aziende dovrebbero capire che investire sulla conciliazione per i loro dipendenti significa trarre benefici anche di tipo economico» ha aggiunto Eleonora Rigotti, presidente di CNA impresa donna. Una ricerca in cui sindacati e associazioni hanno avuto un ruolo attivo, che rilancia anche la sussidiarietà. «Tutte le famiglie e le associazioni datoriali e sindacali devono informarsi sui servizi a disposizione e assumersi le loro responsabilità - ha chiarito Claudia Taurisano, assessore ai Tempi della Loggia-. Alla prossima amministrazione, cui lascio in eredità questa analisi, il compito di fare sintesi tra famiglie, imprese e territorio».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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