Nidi e materne, cresce la protesta delle ausiliarie

Un’intera giornata di sciopero a livello nazionale per chiedere il rinnovo del contratto scaduto ormai da anni nel settore dei servizi all’interno delle scuole.

A Brescia, però, la protesta organizzata oggi dalle oltre 120 ausiliarie di nidi e materne comunali comprende anche rivendicazioni locali. Tra queste rientrano la richiesta di maggiori controlli sul trattamento riservato a lavoratrici e lavoratori delle aziende (BeB e Rekeep) che hanno in appalto l’assistenza ai bimbi degli istituti cittadini, oltre alla denuncia delle condizioni, ritenute inaccettabili, previste nel nuovo bando con cui la Loggia intende affidare il servizio nelle scuole per i prossimi anni. Ed è proprio sotto la Loggia che stamattina le ausiliarie protesteranno, in concomitanza con il Consiglio comunale. 

Grazie a un accordo raggiunto ieri con la Prefettura dalle sigle sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs domani l’apertura delle scuole dell’infanzia sarà comunque garantita, ma solo fino alle 13. L’indicazione è dunque di ritirare i bimbi dalle 12.45.

«Abbiamo chiesto sia al sindaco e alla Giunta, sia ai consiglieri comunali di vigilare maggiormente sul rispetto dei contratti da parte dell’azienda che si occupa dei multiservizi e di quelle che seguono la ristorazione - spiega Giorgio Ortolani, segretario bresciano della Filcams-Cgil -. Al momento, però, non ci sono riscontri, anche se abbiamo denunciato puntualmente una serie di irregolarità nel trattamento dei lavoratori».

Alla Loggia viene chiesto pure di rivedere il bando futuro: «Non possiamo accettare che preveda una diminuzione del personale a fronte di un aumento delle mansioni», prosegue Ortolani, che sottolinea come la protesta abbia ricevuto l’appoggio anche delle maestre. Non solo: il Coordinamento genitori scuole dell’infanzia di Brescia ha scritto una lettera al Comune per esprimere solidarietà e richiedere un migliore trattamento del personale ausiliario.