Nessun bresciano nella direzione Pd, Bazoli: «Cattivo inizio»

Nessun rappresentante bresciano sostituirà la consigliera comunale di Brescia Laura Venturi nella direzione nazionale del Pd
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Nessun rappresentante bresciano sostituirà la consigliera comunale di Brescia Laura Venturi nella direzione nazionale del Pd (e prima di lei il senatore Guido Galperti). Un piccolo strascico polemico accompagna il giorno dopo dell’assemblea nazionale dem che ha proclamato segretario Matteo Renzi.

La lunga trattativa portata avanti a latere dell’assise non ha prodotto i risultati sperati, perché almeno in teoria, alla vigilia dell’assemblea nazionale, un posto per Brescia era stato individuato tra i 208 membri (120 di diritto e il resto eletti). Lo conferma il segretario provinciale Michele Orlando: «Si era trovata un’intesa di massima con il segretario regionale Alessandro Alfieri e il vicesegretario nazionale uscente Lorenzo Guerini - spiega Orlando -. Era previsto un posto in quota bresciana, poi di colpo è scomparso, così come, ad esempio, è stato escluso anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori».

Insomma è andata male e la Lombardia ha ottenuto sette posti su 120 (peggio è andata al Piemonte con solo 3 delegati in direzione). Un dato regionale che stride con i 21 componenti della Toscana.

Per quanto riguarda Brescia, il nome su cui si puntava era quello di Alfredo Bazoli che interpellato al telefono affronta il discorso in termini più generali: «Mi sento di dire che si è iniziato con il piede sbagliato. Fa effetto che Brescia non abbia nessun rappresentante - prosegue -. Dovevo entrare io? Non è questo il punto, c’erano più nomi. Il tema è che avevamo concordato un percorso con il segretario regionale per l’ingresso in direzione di un rappresentante bresciano. Ma così non è stato». 

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