Neonato morto, il gemello resta sotto osservazione

Preferiscono rimanere in silenzio i genitori del piccolo Paolo, il neonato morto agli Spedali Civili di Brescia a causa del batterio Serratia marcescens, contratto nel reparto di terapia intensiva neonatale.
Anche questa mattina i genitori, entrambi bresciani, sono entrati in ospedale per assistere il secondo figlio, gemello della vittima. Anche lui ha contratto il batterio ed è attualmente uno dei sei casi sotto osservazione. Le condizioni del piccolo sarebbero stabili.
I due gemelli erano nati prematuramente e in condizioni critiche a fine giugno.
Già domani dovrebbe essere eseguita l'autopsia sul corpo del piccolo per stabilire con esattezza le cause del decesso.
«Sembrava in condizioni stabili poi all'improvviso è peggiorato. Abbiamo intrapreso la terapia, ma non ce l'ha fatta», ha spiegato il professor Gaetano Chirico, primario del reparto di terapia intensiva neonatale dell'ospedale bresciano.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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