Neonato morto al Civile: «In reparto non c'è infezione»

Così il dg Trivelli dopo il decesso di un bimbo prematuro nella Terapia intensiva neonatale. L'infezione contratta dalla mamma
Una culla termica nel reparto di Terapia intensiva neonatale - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una culla termica nel reparto di Terapia intensiva neonatale - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«In reparto non c'è infezione». Il direttore generale del Civile, Marco Trivelli, sgombra subito il campo da dubbi e polemiche e con queste parole commenta il decesso del piccolo Sherif Mohamed Cisse, il bimbo nato prematuro, del peso di appena 800 grammi, lo scorso 2 dicembre e deceduto ieri pomeriggio nel reparto di terapia intensiva neonatale del maggiore ospedale cittadino. 

Un commento col quale Trivelli chiarisce la posizione dell'ospedale a meno di due mesi dai decessi avvenuti in sequenza a cavallo di Capodanno.

Il bambino, nato di 25 settimane e morto di 35, stando alle prime indicazioni aveva ereditato un'infezione dalla madre e si sarebbe aggravato nelle settimane successive. Dopo il decesso, la mamma e il papà hanno chiesto che venga eseguita l'autopsia su Sherif per accertare le cause della morte e capire se ci siano legami con il decesso dei bimbi morti tra dicembre e gennaio.

Il caso è stato segnalato ad Ats e Procura, che al momento non ha aperto alcun fascicolo. L'autopsia verrà eseguita su disposizione dello stesso ospedale e non su richiesta dell'autorità giudiziaria.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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