Neonato morto al Civile: «In reparto non c'è infezione»

«In reparto non c'è infezione». Il direttore generale del Civile, Marco Trivelli, sgombra subito il campo da dubbi e polemiche e con queste parole commenta il decesso del piccolo Sherif Mohamed Cisse, il bimbo nato prematuro, del peso di appena 800 grammi, lo scorso 2 dicembre e deceduto ieri pomeriggio nel reparto di terapia intensiva neonatale del maggiore ospedale cittadino.
Un commento col quale Trivelli chiarisce la posizione dell'ospedale a meno di due mesi dai decessi avvenuti in sequenza a cavallo di Capodanno.
Il bambino, nato di 25 settimane e morto di 35, stando alle prime indicazioni aveva ereditato un'infezione dalla madre e si sarebbe aggravato nelle settimane successive. Dopo il decesso, la mamma e il papà hanno chiesto che venga eseguita l'autopsia su Sherif per accertare le cause della morte e capire se ci siano legami con il decesso dei bimbi morti tra dicembre e gennaio.
Il caso è stato segnalato ad Ats e Procura, che al momento non ha aperto alcun fascicolo. L'autopsia verrà eseguita su disposizione dello stesso ospedale e non su richiesta dell'autorità giudiziaria.
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