Neonato abbandonato, ora l'appello è per la sorellina

È in Marocco con uno zio, che chiede: «Aiutatemi a farla tornare con la madre»
Il momento del ritrovamento del neonato in via Nottole - © www.giornaledibrescia.it
Il momento del ritrovamento del neonato in via Nottole - © www.giornaledibrescia.it
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La telefonata arriva in redazione a metà pomeriggio. In un inglese formalmente ben costruito, ma con un marcato accento mediorientale. Parla di una mamma e di un bimbo abbandonato, di una sorella che vorrebbe riabbracciare la sua mamma.

Arriva direttamente dal Marocco alla redazione del Giornale di Brescia l’appello alla donna che lo scorso 21 maggio aveva abbandonato, in vicolo delle Nottole in città, il suo ultimo figlio, partorito pochi giorni prima in Francia all’insaputa del marito, che da anni vive e lavora in Franciacorta. Grazie alla collaborazione di una collega d’origine irlandese è stato possibile chiarire i termini della questione.

La voce all’altro capo del filo ha spiegato di essere «uno dei fratelli della donna che ha abbandonato un neonato in centro storico, ho letto la vicenda sul vostro sito e vorrei mettermi in contatto con lei, dovete aiutarmi». Una richiesta motivata così: «Da tempo vive qui con me in Marocco un’altra delle figlie di mia sorella e ora che abbiamo saputo che lei è stata accolta in una comunità nella vostra terra (una struttura specializzata sul Garda, ndr) vorremmo che madre e figlia potessero riunirsi, oppure, se non alla mamma, almeno al papà o ad un altro dei nostri fratelli che vive in Europa. Noi possiamo pagare il biglietto per la bimba, ma poi qualcuno dove accoglierla all’aeroporto e accompagnarla dalla madre».

Della vicenda si era occupata la Squadra mobile della Questura, in collaborazione con il Tribunale per i minorenni, che aveva portato alla luce una situazione di «disperazione e indigenza» che aveva portato la donna ad abbandonare in città, pulito, curato con latte e ricambi, il bimbo che aveva partorito pochi giorni prima in Francia. La donna, che ha 42 anni, aveva preso i figli che vivevano con lei in una comunità vicino Parigi, era salita su un treno ed era arrivata a Brescia con il piccolo nel passeggino. L’aveva abbandonato poco lontano dalla stazione e poi era ripartita. Al marito non aveva detto nulla, sicura che non avrebbero potuto mantenere anche quel piccolo.

Quando è stata rintracciata la donna è stata aiutata e accolta e ora sul suo futuro e su quello del bimbo che ha abbandonato dovrà pronunciarsi il tribunale. «Ho sbagliato, rivoglio il mio bambino» ha detto la donna nei giorni scorsi e ora la questione è al vaglio della magistratura così come l’appello arrivato nelle scorse ore dal Marocco è stato sottoposto alla Squadra mobile e al Tribunale per i minorenni che valuterà se e come intervenire.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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