Nell’autunno 2025 ci saranno quattro nuove «Zone 30»
La mappa delle zone 30 in città si amplia. La Loggia ne ha in programma quattro nuove, nei quartieri Don Bosco, Lamarmora, Chiesanuova e Porta Milano. Solo l’ultimo ne è attualmente sprovvisto, mentre negli altri tre sono già presenti.
Il vicesindaco e assessore alla Mobilità Federico Manzoni, in commissione dove sono state illustrate, ha ricordato che tutto prende il via dalla partecipazione del progetto «La scuola al centro del futuro» ad un bando regionale.
Le nuove zone 30 saranno completate entro l’autunno del 2025 con un investimento di 2 milioni e 350mila euro. Sono stati presi in considerazione anche i dati dell’incidentalità stradale tra il 2018 e il 2022 per individuare i punti più critici. L’obiettivo è garantire la sicurezza degli utenti della strada, soprattutto pedoni e ciclisti e migliorare la qualità urbana con aree verdi che aiutino la mitigazione ambientale.
«Credo ci dovrebbe essere un incontro con la cittadinanza - ha auspicato Massimo Tacconi (Lega) -. Chiedo come mai a Don Bosco e Lamarmora non siano diminuiti gli incidenti nonostante le zone Trenta». «A Lamarmora in realtà nelle zone 30 già esistenti sono diminuiti» ha replicato Mirco Biasutti (Pd).
Un dato confermato dai tecnici comunali e da Manzoni. «Attenzione - ha detto Giovanni Posio (Fratelli d’Italia) - al numero dei parcheggi che rimangono e ai restringimenti di carreggiata che potrebbero rendere difficile il passaggio delle ambulanze. Io porto ad esempio l’esperienza di via Veneto». Le zone 30 fanno parte di un disegno complessivo di una città sempre più sostenibile.
La Greenway del Mella
La stessa logica di due lotti della Greenway del Mella, un progetto di cui si parla da tempo. Si tratta di un ponte ciclopedonale di collegamento tra Brescia e Roncadelle e di alcuni tratti ciclabili lungo l’argine del Mella tra via Buozzi e via Girelli. I due lotti sono già stati approvati dalla Giunta e appaltati. L’investimento è di 1.598.000 euro, di cui oltre 1 milione dal Pnrr, 520mila euro da risorse proprie della Loggia, mentre 98mila euro sono statali. I lavori inizieranno nei primi mesi del 2024 e si concluderanno entro lo stesso anno. Nel 2026 i chilometri ciclabili pronti saranno cinque.
Manzoni ha spiegato: «Vogliamo lavorare in un’ottica nuova, renderla completamente fruibile, illuminata e migliorare i raccordi tra le porzioni già esistenti. Deve diventare una tangenziale ciclabile, che unisca la città da nord a sud e all’hinterland e sia utilizzata per il tempo libero e gli spostamenti casa lavoro». Posio ha posto il tema della sicurezza: «Sarebbe bene potessero essere installate delle telecamere», ha osservato.
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