Nell’area ex Ikea un nuovo bosco urbano per le vittime del Covid

A Roncadelle sono già stati piantati quaranta alberi e l’ulivo che era stato posto di fronte al cimitero
In via Fermi in questi giorni sono arrivate le prime piante - © www.giornaledibrescia.it
In via Fermi in questi giorni sono arrivate le prime piante - © www.giornaledibrescia.it
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Un’opera di compensazione che il paese aspetta da anni, destinata però ad assumere anche un profondo significato. A Roncadelle sono iniziati i lavori per la realizzazione di un bosco urbano sull’area in via Fermi su cui un tempo sorgeva l’Ikea. Progetto. Inizialmente si pensava di costruire un parco, si è poi andati verso la direzione del bosco urbano, più facile da gestire e curare. Ora i primi alberi sono stati sistemati, e non si tratta di piante qualunque: l’idea, partita dall’Amministrazione dell’ex sindaco Damiano Spada durante i pesanti mesi del lockdown e che ha trovato l’appoggio anche delle opposizioni, è quella di realizzare una «radura del ricordo», a seguito della terribile pandemia Covid che ha pesantemente colpito anche il paese dell’hinterland. Un modo per aumentare il verde e per realizzare un vero e proprio simbolo, perché le vittime non vengano dimenticate.

«Sono passato in fondo a via Fermi. Ho visto che le “20 + 20” piante sono già state messe a dimora e anche l’ulivo che avevamo messo davanti al cimitero il venerdì di Pasqua, durante i tragici giorni del Covid, ha trovato pure il suo posto. Si potrà quindi inaugurare un luogo di riflessione all’interno di un nuovo bosco urbano, si potrà ripensare a quanto accaduto in un ambiente tranquillo e sicuro», così aveva scritto l’ex sindaco Damiano Spada poco prima delle elezioni.

Memoria. L’area si trova accanto all’Ats e alla Casa delle associazioni, ha una superficie di circa 20mila metri quadrati, fa parte di un accordo siglato tra la proprietà di Elnòs Shopping e il Comune di Roncadelle: dopo anni in cui la situazione era apparsa completamente ferma, con la vegetazione e le piante che crescevano in maniera selvaggia invadendo anche i marciapiedi, a settembre 2019 i primi interventi, l’area è stata quindi interamente acquisita dal Comune. «Abbiamo già avviato i contatti con un agronomo, al momento i lavori potrebbero subire un rallentamento a causa di alcuni interventi su un gasdotto – ha spiegato il sindaco Roberto Groppelli –, abbiamo però già potuto constatare come il terreno sia buono. Ora sono stati piantati 40 alberi, 20+20, a simboleggiare questo anno particolare, un 2020 caratterizzato da un evento drammatico come la pandemia. Procederemo poi a mettere a dimora altre piante. La nostra intenzione è sempre stata quella di creare un’area per salvaguardare la biodiversità, un corridoio ecologico, un polmone verde: tutto questo ora si arricchirà con un luogo della memoria, una maniera per non dimenticare le vittime del Covid».

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