Nell’antica cascina inclusione, cucina e agricoltura bio

Per il recupero della Breda Rossini in via Romiglia la Fondazione Casa di Dio investe 2,5 milioni
CASCINA VIA ROMIGLIA, INIZIATO IL RESTAURO
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Un intervento che unisce rigenerazione urbana, agricoltura «bio» e inclusione sociale di ragazzi disabili. È il futuro della cascina Breda Rossini, un progetto ambizioso che tra poco più di un anno sarà completato.

La Fondazione Casa di Dio, proprietaria del fondo agricolo a fianco della Poliambulanza, lungo via Romiglia (oltre alla cascina ci sono 9 ettari di terreno) ha investito 2,5 milioni di euro per creare un polo dedicato all’agricoltura biologica di qualità, alla ristorazione a chilometro zero e all’integrazione dei disabili. Per farlo ha chiamato a collaborare l’azienda agricola Paradello che già conduce il terreno e sta traghettando le coltivazioni al biologico, pronta a lanciare un ristorante e uno spaccio di prodotti made in San Polo; la Fondazione Fobap che gestirà il centro socio-educativo per disabili e la cooperativa Mongolfiera che ha siglato un accordo per l’utilizzo di un alloggio per la vita autonoma per persone diversamente abili.

Sopra il ristorante sono poi previsti spazi di aggregazione che, oltre alle tre realtà partner del progetto, coinvolgeranno altre associazioni. L’agriturismo verrà realizzato nel lato sudovest della cascina (cucina, punto vendita diretta dei prodotti agricoli, piccola stalla per dar vita a una fattoria didattica); il lato nord-est sarà destinato al centro socio-educativo diurno al piano terra, in grado di ospitare 45persone con disabilità intellettiva medio-lieve; al primo piano sette alloggi protetti, parte integrante del progetto «Dopo di noi».

Così il fabbricato settecentesco con la tipica corte chiusa lombarda, lascito che risale alla morte di don Faustino Rossini nel 1836, è pronto a rinascere. «Il percorso è iniziato nel 2016 - ha spiegato la presidente della Fondazione Casa di Dio Irene Marchina -, il progetto è complesso e costoso, ma contiamo di rientrare nel bando per i grandi emblematici di Fondazione Cariplo». «Bene che la Fondazione torni a investire nel recupero del suo patrimonio - ha commentato il sindaco Emilio Del Bono -, abbiamo sempre più bisogno di servizi di prossimità e inclusione. Continuiamo a lavorare su rigenerazione urbana e tutela del tessuto agricolo cittadino».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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