Nella palestra di via Zara il sogno di Mario Loreni
BRESCIA
È bello vedere Mario Loreni guardare i giovani che si allenano in palestra, con lo sguardo quasi commosso.
Per lui, che si è fatto promotore dell'iniziativa stringendo l'accordo con il Comune, questo risultato è motivo d'orgoglio. Il cinquantunenne general manager nei locali della Mariani ci è nato come pugile novizio, alla corte del decano dei maestri bresciani Antonio Mariani, la cui figlia è poi diventata sua moglie.
Lì ha svolto la trafila dilettantistica, per poi passare professionista e mantenere fissa la residenza dei suoi allenamenti.
Appesi i guantoni da agonista, ha deciso di succedere al suocero alla guida tecnica, iniziando lui a plasmare i pugili "made in via Zara". Successivamente ha dedicato le sue attenzioni al ruolo di manager e promoter che ancora oggi riveste.
Non ha mai abbandonato le sue origini e mantiene la Mariani Boxe Ring Brescia come sede logistica delle sue attività e non solo perché può essere la sua fucina di nuovi talenti a torso nudo.
Forse non lo ammetterà, ma il suo sogno è quello che fra i giovani che si avvicendano al sacco ci sia qualcuno, che, come lui, non lascerà mai quei locali. c. s.
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