«Nella contea di Ronco benzina a 50 centesimi»
Fare il pieno di carburante? Nella Contea di Ronco, non sarà più un problema economico; dal 2017, la benzina costerà solo 50 centesimi al litro. Sibillini e misteriosi volantini, stanno suscitando l'interesse degli abitanti del piccolo paese franciacortino e di molti gussaghesi.
«Invito: 1 gennaio 2017. La popolazione è invitata all’apertura della prima stazione di carburanti ubicata nella Contea di Ronco. Offerta speciale solo per gli abitanti della Contea» recitano le centinaia di volantini distribuiti a Ronco, che specificano: «Per tutti i cittadini di Gussago a ogni pieno verrà addebitata una umile imposizione di 3 euro come contributo per ossigenazione dell’atmosfera della Contea. Per tutti gli automobilisti all’esterno di Gussago il tributo sarà di 5 euro per il pieno; tale contributo verrà distribuito ad ogni cittadino della Contea».
Il messaggio colpisce nel segno. La notizia fa il giro del web, si gonfia, moltiplica la portata, e in paese non si parla d’altro o quasi. Anche perché, soprattutto di questi tempi, la possibilità di risparmiare sul pieno dell’auto è un’occasione da non lasciarsi sfuggire.
«A Ronco hanno trovato il petrolio?» Si chiede qualcuno; «Che invidia! Chiederò la cittadinanza» scrivono altri. Poi ecco la rivelazione: si tratta di un coup de théâtre, di una provocazione lanciata dal solito, eclettico, artista «secessionista» Johan Frisò: «Ricordate Manzoni - racconta Frisò - che fece una mostra e tutti gli invitati entrando videro che era vuota? Tutti rimasero stupefatti, non ne capivano il senso. Ad un certo punto entrarono i camerieri con dei vassoi su cui erano disposte delle uova sode, che offrirono ai visitatori. Questi mangiarono. Dopo un po’ entrò Manzoni e gli chiesero dove fossero le opere. Rispose: le avete mangiate. Tutte le opere erano timbrate con l’impronta del dito dell’artista. Solo pochi capirono e si tennero l’uovo. Ora l’uovo, vale 125.000 euro. Ecco dove è nata la mia idea. I miei primi volantini erano firmati Johan Frisò, ed era impressa anche l’impronta digitale. La mia è una provocazione. Il messaggio che voglio trasmettere è che se avessimo indipendenza della Contea, questo sarebbe uno dei vantaggi».
La secessione di Ronco prosegue, così, a colpi di arte e provocazione; la battaglia per l’indipendenza da Gussago è combattuta pacificamente, con ironia ed è spettacolarmente variegata nelle sue forme e manifestazioni; uno show pirotecnico di lunga durata: difficile, o quasi impossibile, non rimanerne affascinati, sedotti o divertiti. Lo spettacolo continua. Ne siamo certi. Benzina a parte.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato