Nel cortile della residenza per anziani arriva l'orto sociale
Pomodori, insalata, cavoli, zucchine, melanzane, cetrioli, zucche, prezzemolo, basilico e tanto altro. È l’orto urbano diffuso realizzato nel cortile interno della residenza per anziani della Congrega della Carità Apostolica. «Siamo già alla seconda raccolta per l’insalata» dice orgoglioso Agostino Mantovani, vice presidente della Congrega.
L’orto cresce rigoglioso. Un terreno diviso in due fasce che si presta alla coltivazione: «Perché è questo è sempre stato un luogo di coltivazioni - continua Mantovani -. Nel medioevo, ancor prima i romani curavano questa terra e ne raccoglievano i frutti». E dai romani si è copiata la tecnica: «Abbiamo piantato fiori e verdure - spiega il vice presidente - come facevano loro».
Un orto che ha la grande capacità di riaccendere ricordi felici agli ospiti dei 28 alloggi ad affitto calmierato di vicolo San Clemente: «Una signora - racconta Mantovani - mi ha detto che quando si sente triste viene a guardare l’orto. Le ricorda la sua giovinezza, la sua casa, la famiglia. Mi ha detto che poi le ritorna il sorriso».
Ed è soprattutto questo il valore dell’opera della Congrega: «È un’iniziativa bellissima - dice il presidente Alberto Broli - . Con così poco siamo riusciti a recuperare una zona del nostro stabile, a renderla più bella, una cosa gradita ai nostri ospiti».
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